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Articolo inserito in data 06/01/2012 09:17:19
Emilia Romagna-Toscana
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Sentieri 303-(329)-(301)-307: i crinali attorno alla VALLE DEL FOSSO DI FIUMICELLO

Sentiero: Fiumicello (Premilcuore) - monte Pozzone - poggio di Coloreto - costa Poggio Corsoio - colla di Pian di Mezzano - Fiumicello (Forlì-Cesena)

difficoltà: E

303: intero, in salita           (2h 10' - 590 m di dislivello positivo)
329: parziale                      (1h 00' - 260 m di dislivello positivo)
301: parziale, in discesa    (1h 00' -  50 m di dislivello positivo)
307: intero, in discesa        (1h 10' - trascurabile il dislivello positivo)

in totale 5h 20' di cammino e 900 metri di dislivello

nota: quello chiamato 301 è il sentiero degli Alpini, che parte da Rocca delle Caminate e permette di percorrere l'intero crinale fra le valli del Rabbi e del Bidente fino a raggiungere la cima del monte Falco, la più alta della Romagna

22/12/2011

- Premilcuore sorge nella valle del Rabbi a 40 km circa da Forlì; superiamo il paese proseguendo verso monte lungo l'ex SS 9 ter (ora SP 3) e dopo 4 km circa deviamo a sinistra (indicazioni per Fiumicello). Il piccolo agglomerato di case, con al centro la chiesetta e un rinomato ristorante/residenza turistica (cucina casalinga tosco/romagnola), si trova a un paio di chilometri dal bivio, preceduto da una diramazione in salita a destra (inizio del nostro sentiero) e seguito da un comodo parcheggio in cui lasciare l'auto.

- Retrocediamo a piedi fino alla strada laterale notata arrivando (indicazioni per Centro Zootecnico Pian di Visi; segnavia su un paracarro) e prima di imboccarla prendiamo il punto col GPS e azzeriamo il misuratore di dislivello:

coordinate ED50: N 43°56'23,3" - E 11°45'00,1" (inizio sentiero 303)
quota:                  612m slm

- Subito ci immettiamo nell'evidente sentiero che si stacca a destra (freccia in legno: 303 - Poggio di Coloreto); si tratta in realtà di una comoda pista che entra nel bosco e dopo uno strappetto scende un poco prima di tornare a guadagnar quota mantenendosi a sinistra di un torrente.
Un tratto più ripido precede una piccola costruzione in pietra (vasca Fiumicello) di fronte alla quale i segnavia ci indicano di curvare nettamente a destra guadando in corso d'acqua; in breve raggiungiamo la notevole casa Montecarelli, in stato di abbandono:

coordinate ED50: N 43°56'26,1" - E 11°44'34,6"
quota:                  744m slm

- Aggiriamo il bel casolare condannato a un malinconico disfacimento e proseguiamo sulla mulattiera che in salita continua, ma mai faticosa, ci porta a un bivio nei pressi della cima difficilmente identificabile del monte Pozzone (è l'ultimo, dolce dosso di un lungo crinale); frecce in legno indicano che a destra si scende lungo l'itinerario 303A fino al ponte del Gorgolaio, sul fiume Rabbi, mentre a sinistra, direzione che interessa a noi, si resta sul 303 per il poggio di Coloreto:

coordinate ED50: N 43°56'36,9" - E 11°44'24,4" (incrocio sentieri 303 - 303A)
quota:                  902m slm

- Quello su cui camminiamo adesso è un piacevolissimo crinale boscoso: la traccia è ben battuta e i segnavia sono sempre presenti mentre si alternano blande salite a tratti in piano. Il sentiero mira poi un'altura boscosa più definita per raggiungere la quale la sua pendenza si accentua; aldilà di questa scendiamo per poco notando in basso a sinistra le costruzioni dell'azienda di Pian di Visi. Fino ad ora il panorama è apprezzabile solo quando gli alberi permettono di scorgere a destra il versante occidentale dell'alta valle del Rabbi e a sinistra la valle del fosso di Fiumicello e i monti che la delimitano a est e a sud.

- Davanti a noi c'è una seconda cima boscosa; ci immettiamo in una pista che seguiamo brevemente mantenendo la direzione e che lasciamo quando tende a calare a sinistra per prenderne una più disastrata che sale verso destra. Arriviamo su sentiero nei pressi della sommità e facciamo una breve deviazione a destra per toccarla scoprendo così la minuscola, caratteristica radura pianeggiante che la caratterizza.

- Nel settore che segue, meno interessante e più caotico (utili i frequenti segnavia), tendenzialmente perdiamo quota fino al punto in cui incrociamo un'importante strada che attraversiamo per ritrovare la traccia sul lato opposto (freccia in legno simile alle precedenti). Il sentiero, ampio e comodo, passa a fianco di una croce commemorativa a ricordo di un giovane milite fascista della GNR caduto in zona nel 1943 e ci permette di raggiungere la località poggio di Coloreto, dove si immette nel 329:

coordinate ED50: N 43°55'15,0" - E 11°43'06,7" (incrocio sentieri 303 - 329)
quota:                 1022m slm

- Frecce in legno ci indicano che a destra si va, inizialmente in discesa, verso il giogo di Castagno incontrando così lungo il cammino il rifugio Sassello, mentre proseguendo dritto, cosa che facciamo noi, si mira il poggio di Corsoio.
Guadagnamo e perdiamo quota più volte superando una zona di pascolo (panorama a destra), un'altra in parte dirupata ed entrando nuovamente nel bosco, ignorando grazie ai segnavia sempre presenti alcune deviazioni, poi transitiamo in un'area aperta in cui è notevolissima la veduta a sinistra sulla valle del Fosso di Fiumicello; se prima ci muovevamo in direzione SW, ora procediamo con decisione verso sud.

- La salita nel bosco diventa nettamente più ripida e continua e i segnavia sono provvidenziali per evitare faticose ricerche della traccia giusta nei punti in cui risulta meno evidente; quando la fatica inizia a farsi sentire la pendenza, finalmente, prima si attenua e poi si azzera lungo il bel crinale che ci porta a un'importante pista forestale: qui si sfiorano l'itinerario 329 che la segue a destra (verso il valico dei Tre Faggi) e il 301 (sentiero degli Alpini) che vi si immette poco distante da sinistra e la percorre in direzione opposta (verso il rifugio Fontanelle, la zona sciistica e il passo della Calla):

coordinate ED50: N 43°54'06,6" - E 11°42'55,3" (incrocio sentieri 301 - 329)
quota:                 1210m slm

- Vari segnali aiutano ad orientarsi: noi andiamo a sinistra sulla pista e subito la lasciamo per scendere, ancora a sinistra, lungo il sentiero degli Alpini (freccia in legno: 301 - Passo della Braccina, sentiero 261).
L'ambiente boscoso si mantiene interessante; ad un settore con inclinazione accentuata ne segue un altro in cui è più blanda, poi passiamo a fianco di un piccolo, rustico riparo d'emergenza in pietra, quindi quasi in piano superiamo un breve tratto che pare scavato nei fragili strati di marna-arenaria appenninica e offre notevoli vedute sull'alta valle del Bidente delle Celle e soprattutto verso le innumerevoli montagne interamente ricoperte di foreste ad est. Arriviamo infine a un bivio con alcune indicazioni in cui, tuttavia, occorre un minimo di accortezza perché capita che le frecce, probabilmente a causa del vento, non sempre siano orientate perfettamente e i segnavia immediatamente successivi, su sassi, sono visibili solo se li si cerca con attenzione. In ogni caso dobbiamo proseguire dritto (freccia in legno: 301 - Passo della Braccina, scritta "Fiumicello" aggiunta con un pennarello) evitando il sentiero 261 che cala a destra verso Pian del Grado:

coordinate ED50: N 43°54'19,5" - E 11°43'27,3" (incrocio sentieri 261 - 301)
quota:                 1097m slm

- Più avanti una zona (poggio Bini) in cui è bellissimo il panorama verso sud-est ci costringe ad evitare distrazioni a causa delle varie tracce presenti (a volte non si capisce qual è la principale) e della bassa vegetazione che tende a nasconderle (segnavia), e precede la ripida discesa che ci porta ad una strada; andiamo a sinistra in blanda salita e dopo un dossetto torniamo a perdere quota. Presto siamo ad un netto tornante a sinistra: qui sono evidenti le indicazioni e un cartello ci conferma che questa è la colla di Pian di Mezzano:

coordinate ED50: N 43°54'46,3" - E 11°44'18,5" (incrocio sentieri 301 - 307)
quota:                 1029m slm

- Lasciamo la strada e ignoriamo il sentiero che prosegue dritto verso il monte Ritoio e il passo della Braccina (freccia in legno: 301) per prendere la pista che staccandosi dal tornante piega a sinistra (freccia in legno: 307 - Fiumicello).
La discesa è estremamente tranquilla, ma dopo una curva a sinistra e nei pressi di un rustico cancello è necessario abbandonare la stradina per spostarsi in alto a destra (segnavia ben visibili, su paletti e sul tronco di un albero isolato, della cui presenza può però capitare di non accorgersi a causa della rilassatezza che spesso si prova sulla via del ritorno e della comodità della stradina stessa che pare continuare nella giusta direzione verso il fondo valle).

- Il sentiero sul quale stiamo camminando ora tende subito a destra allontanandosi definitivamente dalla pista e rasentando una vecchia recinzione, è ben battuto e segnalato, e più avanti tocca un punto particolarmente caratteristico: un terrazzino panoramico sospeso su una parete rocciosa verticale, a dominio della stretta valle del Fosso di Fiumicello.

- La ripida discesa a tornanti nel bosco senza dubbio cupo e affascinante in cui immediatamente entriamo, termina di fronte all'alveo di un dirupato torrente; lo superiamo senza problemi e proseguiamo badando però a voltarci per ammirare alle nostre spalle l'alta parete a strati regolari di marna e arenaria, di forma triangolare, in cima alla quale si trova il terrazzino panoramico incontrato in precedenza.

- Siamo a questo punto vicini all'arrivo. Sentiamo il rumore dell'acqua che scorre nel fosso di Fiumicello in basso a sinistra, ma ancora non riusciamo a scorgerla; il bosco resta interessante, la luce filtra più facilmente anche perché il versante è qui meno ripido e incombente, e il sentiero risulta piacevole, come d'altronde lo è stato in pratica lungo tutto l'itinerario affrontato.
Inaspettatamente incontriamo un bivio: entrambe le vie portano alle case di Fiumicello e noi optiamo per quella che pare la principale (la più breve), curviamo così a sinistra continuando a scendere:

coordinate ED50: N 43°56'00,2" - E 11°44'55,0" (incrocio sentieri 307 - natura)
quota:                  665m slm

- Controllando sulla carta ci accorgiamo che esiste un sentiero natura che sfrutta in parte tracce già segnate: tenendoci a destra ne avremmo percorso un tratto e saremmo saliti fino ad immetterci nel sentiero 309 che collega Fiumicello al passo della Braccina.
Dopo la successiva curva a destra attirano la nostra attenzione i comodi gradoni stabilizzati con tronchi della diramazione che staccandosi a sinistra raggiunge la riva del corso d'acqua: prendendola abbiamo la possibilità di rasentare la caratteristica roggia che precede l'antico, notevole molino di Mengozzi (ripristinato, attualmente visitabile la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18); da notare che saremmo arrivati all'interessante edificio in un paio di minuti anche proseguendo sulla mulattiera principale. Attraversiamo il torrente su un ponte e invece di restare sulla strada d'accesso al molino imbocchiamo subito il sentiero (segnavia) a destra della stessa, che in un bell'ambiente fluviale propone un guado, vari scorci pittoreschi con cascatelle e anse, e un ponticello in legno prima di sbucare al centro del piccolo agglomerato di case dal quale siamo partiti, proprio a fianco della chiesetta e di fronte al ristorante.

"Casa Montecarelli"

 

"Casa Montecarelli"

 

"Casa Montecarelli"

 

"Casa Montecarelli"

 

"Casa Montecarelli"

 

"Casa Montecarelli"

 

"Casa Montecarelli"

 

"Sentiero lungo il crinale boscoso, andando verso il poggio di Coloreto"

 

"Sentiero lungo il crinale boscoso, andando verso il poggio di Coloreto"

 

"Radura su una cima lungo il crinale boscoso, andando verso il poggio di Coloreto"

 

"Sentiero lungo il crinale boscoso, andando verso il poggio di Coloreto"

 

"Sentiero lungo il crinale boscoso, andando verso il poggio di Coloreto"

 

"Croce commemorativa a ricordo di un giovane milite fascista della GNR caduto in zona nel 1943, andando verso il poggio di Coloreto"

 

"Pascolo e crinali boscosi dell'alta valle di Rabbi, andando verso il poggio Corsoio"

 

"Valle del Fosso di Fiumicello, andando verso il poggio Corsoio"

 

"Sentiero nel bosco, salendo verso il poggio Corsoio"

 

"Sentiero nel bosco, salendo verso il poggio Corsoio"

 

"Sentiero nel bosco, salendo verso il poggio Corsoio"

 

"Riparo d'emergenza in pietra, scendendo verso la colla di Pian di Mezzano"

 

"Sentiero nel bosco, scendendo verso la colla di Pian di Mezzano"

 

"Sentiero, scendendo verso la colla di Pian di Mezzano"

 

"Veduta ad est, scendendo verso la colla di Pian di Mezzano"

 

"Sentiero, scendendo verso la colla di Pian di Mezzano"

 

"Sentiero nel bosco, scendendo verso la colla di Pian di Mezzano"

 

"Sentiero nel bosco, scendendo verso Fiumicello"

 

"Valle del Fosso di Fiumicello, scendendo verso Fiumicello (dal terrazzino panoramico sospeso su una parete rocciosa verticale)"

 

"Torrente del fosso di Fiumicello a monte del molino di Mengozzi"

 

"Torrente del fosso di Fiumicello e roggia a monte del molino di Mengozzi"

 

"Molino di Mengozzi e torrente del fosso di Fiumicello"

 

"Torrente del fosso di Fiumicello a valle del molino di Mengozzi"

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