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Articolo inserito in data 25/10/2008 18:51:37
Complesso del Corchia
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ANTRO DEL CORCHIA: dalla buca di Eolo al buco dei Pompieri - 3 e 17 aprile 2005

Antro del Corchia (Lucca): prima puntata

Buca di Eolo - buca del Serpente - buco dei Pompieri (traversata classica)
Galleria nei pressi della buca di Eolo (a sinistra entrando)
Ramo del Conte

03/04/2005 e 17/04/2005

Non esiste speleologo italiano che mai abbia sentito parlare dell'antro del Corchia, e migliaia sono quelli che almeno un giretto là dentro sono andati a farlo. Poi adesso che parte della grotta è turistica cominciano a conoscerla anche gli "altri", i "civili", quelli che la domenica vanno in trattoria e subito dopo si concedono una passeggiata un poco avventurosa per digerire.

Se consideriamo infine che sono centinaia i corsi di introduzione alla speleologia conclusi con la ripetutissima traversata buca di Eolo-buca del Serpente, risulta evidente l'inutilità di scrivere relazioni o storie sull'argomento, almeno da parte di chi, come me, seppure con lunghe interruzioni, va in grotta da vent'anni.
Così ho deciso di riportare solo un paio di notizie, quindi di elencare senza fronzoli, ora e nelle prossime puntate, i salti, le deviazioni e le eventuali difficoltà che ho incontrato e incontrerò durante i miei vagabondaggi in questo "bucanotto".

Notizia 1: l'antro del Corchia è grandissimo, la grotta italiana più estesa, con almeno 50 km di ambienti rilevati, e altri 20 conosciuti, e chissà quanti altri da scoprire; per raggiungere il fondo dall'ingresso più alto bisogna scendere per oltre 1200 metri.

Notizia 2: voglio girarlo tutto, o almeno fin dove le mie capacità, mediocri, e la mia caparbietà, simile a quella di una valanga, mi porteranno. Spenderò là dentro ciò che resta della mia vita... speleologica!

Necessario un punto di partenza: COME TROVARE GLI INGRESSI PRINCIPALI?

... rompendo le scatole agli amici versiliesi, quindi a Paolo, a Thompson, a Luigi... e cercando, una volta per tutte, di memorizzarne l'ubicazione.

BUCA DI EOLO:
- strada a sx della piazzetta alta di Levigliani (richiedere il permesso per percorrerla in auto al dott. Antonio Bartelletti, direttore del Parco delle Apuane: fax 0585.799.444)
- lunga salita
- in vista del parcheggio della grotta turistica si devia a sx
- si arriva a una sbarra (parcheggiare nel tornante che la precede)
- a piedi in breve si rasentano brutti edifici e una cisterna (acqua); alla dx del ravaneto, oramai in parete (seguire i cavi acciaio), si trova l'ingresso artificiale (da qui non si vede)
- si prosegue sulla sterrata: dopo aver individuato l'ingresso artificiale (ora visibile), a una curva a sx si devia a dx su traccia nel ravaneto, fino a raggiungere l'evidente paretina giallastra dove si apre l'ingresso naturale (in tutto 10/15 minuti di cammino).

BUCA DEL SERPENTE e BUCO DEI POMPIERI:
- sentiero delle Voltoline (segnavia CAI), a dx lungo la strada, subito dopo l'ingresso della grotta turistica
- qualche minuto di cammino e lo si lascia per risalire a sx su traccia un'evidente valletta rocciosa: in breve si è alla BUCA DEL SERPENTE.
- Se invece si prosegue sul sentiero si notano in alto un palo elettrico in legno e, più su, l'alberello biancastro che cresce a fianco del BUCO DEI POMPIERI
- pochi tornanti e si individua una traccia ben definita a sx (ometto) che in piano raggiunge l'oramai vicino alberello isolato, quindi l'ingresso.

E subito il primo itinerario... giusto per essere originale, quello che collega i 3 ingressi elencati sopra.

TRAVERSATA BUCA DI EOLO - BUCA DEL SERPENTE (e BUCO DEI POMPIERI)

E'interamente percorribile con 3 corde da 60 metri (una di sicurezza), se tuttavia il gruppo è numeroso conviene armare tutte le calate.
Io nella primavera del 2005 ho utilizzato 40/45 moschettoni, 10/15 piastrine da 8 e un paio di cordini (mi dicono che ora l'itinerario è stato riarmato totalmente in modo tale da evitare l'uso delle piastrine e della maggior parte dei moschettoni... sapendo fare i nodi "inseguiti"... verificherò il prima possibile).

Da NON DIMENTICARE: se si esce dal Serpente vanno preventivamente armati il saltino nel meandro (corda da 10 metri) e il pozzo Empoli (corda da 40 metri), facendo attenzione fra i due a tenersi alti sui brevi sprofondamenti che si incontrano; se invece si esce dai Pompieri bisogna conoscere la strada ed essere in compagnia di uno capace di risalire uno scivolo roccioso facile, ma bagnato, ripido e alto almeno 20 metri (tratti di II+; sopra c'è un armo per assicurare gli altri: corda da 30 metri).

Elenco dei salti e delle corde utilizzate, con qualche indicazione sul percorso:

nota: quando indico dx e sx li intendo rispetto al senso di marcia (la dx indicata in andata corrisponde alla sx indicata nel ritorno)

- ingresso buca di Eolo; dopo poco, a destra (poi descriverò gli ambienti a sinistra):

- pozzo 1: 10 metri (si risale facilmente)
- pozzo 2: 10 metri, ma si bypassa scendendo nella frana, a sx
- pozzo 3: 20 metri, traverso a dx e calata (si risale facilmente da un'apertura a dx del salto)
- pozzo 4: 2 metri (si risale facilmente)
- pozzo 5: 10 metri (si risale facilmente; si scende in libera dalla fessura che lo precede di un metro)
- traverso: (30 metri, corda fissa, controllarne l'integrità)
- pozzo 6: 20 metri, traverso a dx e calata (si risale facilmente da dentro il meandro)
- Pozzacchione: 60 metri, frazionato nel mezzo (possibili un paio di calate in parallelo)
- pozzo 8: 15 metri, traverso a sx e calata

- salone Manaresi: di fronte si trova una fessura con pozza (acqua). Si va a sx; dopo una ventina di metri abbiamo il grande pozzo Franoso a sx e la ripida discesa a dx che porta allo scivolo:
- scivolo: 55 metri (spalle alla discesa tenersi a sx)
- scivolo e pozzo della Lama: 45 metri (normalmente corda fissa fino alla Lama e qui attacco per doppia; possibile frazionamento a 5 metri dalla base)
- pozzo 10: 10 metri (alla base ancorare la corda a quella fissa predisposta sulla parete opposta per assicurare il traverso)
- pozzo del Portello: 40 metri (10 metri in più se si ritenesse opportuno riarmare il traverso indicato sopra)
- pozzo 12: 15 metri (alla base si trovano le passerelle della turistica)

- si va a dx nella galleria delle Stalattiti, poi a sx (bivio) nella galleria del Venerdì, infine si risale a sx (bivio) la galleria degli Inglesi
- raggiunto l'ingresso artificiale della grotta turistica, si prosegue a sx in ripida ascesa; subito si arriva a un tratto piano: a dx c'è il pozzo Empoli (da risalire, se armato in precedenza), a sx, poco più in alto, il salone Saragato.

- Sopra l'Empoli ci sono uno scomodo meandrino con in mezzo un pozzetto da risalire (armato in precedenza) e la prima uscita (Serpente).

- Nel salone Saragato ci si tiene a sx; seguono cunicolo, saletta con pozzi a dx, cunicolo e risalita appoggiata a sx (è quella di cui ho parlato in precedenza, da affrontare con attenzione).
- Sopra ci aspetta un secondo scivolo, più breve e semplice, in cima al quale, a sx, si trova lo splendido, delicatissimo, ramo del Conte. Ci si tiene a dx salendo ancora per poco in una galleria inclinata, quindi ci si infila in una apertura a dx (freccia nera); si prosegue fino a raggiungere l'imboccatura di un grande pozzo, che si lascia a dx salendo (attenzione al terreno franoso!). Superata una finestra a dx con l'armo per calarsi nello stesso pozzo, si striscia nel breve cunicolo che segue e si arriva alla seconda uscita (Pompieri).

Volendo fare questo tratto in discesa, bisogna prevedere 20 metri di corda per scivolo superiore e 30 per quello inferiore (impossibile scenderlo in libera).

BUCA DI EOLO: GALLERIA A SINISTRA

- Subito si riconosce un bucanotto sulla destra: è un pozzo che porta a un rametto basso che andrò a vedere poi.
- Si prosegue facilmente entrando in quella che pare essere una vecchia cava (file ordinate di massi e scritte varie); più avanti si notano belle colate e varie fratture, pertugi che meriterebbero qualche minuto di attenzione... non si sa mai!
- La galleria si abbassa e biforca: in entrambi i casi si striscia senza problemi per raggiungere ambienti chiusi in uno dei quali sono evidenti le tracce di tentativi recenti di disostruzione.

...

     
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