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Articolo inserito in data 11/12/2008 16:01:22
Concerti
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4 splendide donne e 4 splendidi concerti

JOAN BAEZ - LOREENA MCKENNITT - TORI AMOS - TRACY CHAPMAN

Approfitto dell'ultimo concerto visto a Firenze per parlare brevemente di alcuni eventi ai quali ho avuto la fortuna di essere presente, legati dal particolare che l'artista che si esibiva era sempre una donna di eccezionale bravura.

L' 1 aprile 2006 ero a Padova ad ascoltare Joan Baez. Sono a conoscenza, come tutti, del suo impegno per i diritti civili, delle lotte, le dimostrazioni pubbliche quando esporsi significava rischiare, e quindi del suo coraggio, della sua coerenza; so, come tutti, che è parte della storia della musica, un mito, un esempio, regina del folk, grande interprete country. Canta da 50 anni; ero convinto di assistere a un buon concerto, curioso, forse un po' scettico sulla forza, la capacità, la voglia di esibirsi per l'ennesima volta.
Poi lei è entrata; il silenzio era tale, mentre parlava preparandosi a suonare, che nel palasport era possibile sentire il cigolio di una porta di servizio. Questa donna ha un carisma eccezionale, è splendida nella sua tranquillità, immensa nella sua semplicità, ha un fascino che ipnotizza.
Chitarra e voce, e credo in alcuni momenti di non aver respirato per la paura che anche un'azione naturale come quella potesse distrarmi, farmi perdere un solo attimo di una sua canzone.

Il 23 marzo 2007 ero al teatro Verdi di Firenze per il concerto di Loreena McKennitt. E' un'icona della musica celtica, ma su questa base ha innestato ritmi e suoni orientali, indiani, e medioevali, e rinascimentali, creando così un nuovo genere.
La stai ascoltando e ti senti dolcemente trasportato in un mondo parallelo, fatato, poetico, quasi non applaudi al termine dei pezzi perchè potresti rompere l'incantesimo... un respiro e l'esibizione giunge al termine... non è possibile, lei è talmente delicata, soave, che il tempo si ferma ad ammirarla, poi inevitabilmente scatta riportandoti alla realtà, e sulla strada di casa.

Ancora a Firenze, stesso teatro: questa volta, il 30 maggio 2007, per Tori Amos. Mi ha sconvolto perchè è una forza della natura: suona splendidamente il piano, ti travolge con virtuosismi vocali fuori dal comune, alterna grinta e dolcezza, è sensuale, affascinante, poi aggressiva, e nuovamente pacata, riflessiva. E' una spettacolare cantante rock, una donna che ha superato momenti difficili, drammatici, ed è riuscita a ricavarne energia da utilizzare sul palco, e creatività e coraggio nel trattare temi piuttosto complessi come il femminismo e il proprio rapporto conflittuale con la religione.

Infine lei, Tracy Chapman, sempre al Verdi di Firenze, l' 1 dicembre 2008. E' una talentuosa cantautrice afroamericana con una splendida voce profonda e modulata. Si è presentata sul palco da sola, e da sola ha fatto tutto il concerto alternando molte celebri canzoni a qualche pezzo nuovo, a piccoli monologhi durante i quali la voce improvvisamente si abbassava di tono diventando quasi un sussurro, lasciando spazio a delicati sorrisi e testimoniando una riservatezza sconfinante in una quasi eccessiva timidezza.
Il suo spessore artistico è immenso, le interpretazioni sono intense, i testi toccanti, e con la sua disarmante semplicità è stata capace di calamitare la nostra attenzione facendo volare il tempo come non avevo creduto fosse possibile quando all'inizio mi sono accorto che mancavano i musicisti.
D'altronde nel suo repertorio ci sono brani bellissimi, e lei ha voluto ulteriormente arricchire l'esibizione regalandoci "Stand By Me" di John Lennon e soprattutto un'affascinante, raffinata versione di "House Of The Risin' Sun".
Mi è parsa piuttosto contenta della vittoria di Barack Obama.

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