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Articolo inserito in data 12/04/2010 17:42:43
Album
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LUCIO BATTISTI - "Lucio Battisti" - anno 1969

Questo è il primo album pubblicato da Lucio Battisti, uno dei più seguiti e importanti cantanti e compositori italiani degli ultimi 50 anni.
Contiene prevalentemente brani di successo scritti per altri artisti (Equipe 84, Dik Dik, i Ribelli) e singoli già pubblicati, e molte delle canzoni sono talmente famose che risulta praticamente impossibile darne un giudizio critico... a tratti si ha l'impressione di ascoltare un greatest hits!

Si può però lavorare con l'immaginazione, tornare indietro nel tempo, accendere un vecchio giradischi che neppure ricordo più come era fatto e cercare di scoprire, di studiare le sensazioni che i ragazzi di allora, del 1969, certamente hanno provato scoprendo i suoi brani apparentemente semplici e immediati.

Mi accorgo così che in realtà è possibile distinguere senza problemi la chiave dell'enorme successo di Battisti, il motivo per il quale anche oggi tanti conoscono, suonano, canticchiano le sue canzoni: sono perfette perchè raccontano storie universali che si capiscono facilmente, perchè contengono parole che si ha voglia di ascoltare, perchè toccano sentimenti che appartengono ad ognuno di noi, perchè creano una giusta tensione, solleticano la malinconia, stimolano i ricordi, sfondano la porticina che spesso nel nostro cuore teniamo chiusa, ma vorremmo aperta, e vi scaricano dentro allegria e tristezza, energia e poesia, solitudine, luce e buio, e colori; sono perfette perchè i testi si inseriscono su una musica estremamente moderna per quegli anni, rivoluzionaria se si pensa alle melodie stantie prodotte fino a quel momento in Italia, su una musica però che come i testi si assorbe facilmente, è per tutti, intrigante, invade il cervello e non esce più.
Ci sono poi azzardi resi splendidi dalla sua particolarissima voce, arricchiti ulteriormente da piccole invenzioni affidate a chitarra, organo e batteria, affascinanti, graffianti o avvolgenti, esperimenti naturali e coerenti per un talentuoso artista del suo livello.
Insomma, già in questo album, il primo, sono evidenti le caratteristiche che rendono unico e fondamentale Lucio Battisti: innovazione e immediatezza, capacità interpretative e vocali fuori dal comune e ricerca accurata di effetti e suoni moderni, ma semplici e accattivanti, lontani anni luce dalla banalità delle canzonette tanto care ai produttori e agli ascoltatori dei festival di Sanremo.

C'è qualcuno in Italia che non conosce "29 settembre", "Balla Linda", "Io vivrò (senza te)" o "Nel cuore nell'anima"? E "Un'avventura"? E "Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto"?
A mio parere "Non è Francesca" è un capolavoro per la drammaticità, crescente, che comunicano parole e voce, e per la bellezza della complessa base musicale che alla fine sorprende sconfinando nel progressive rock.
"Per una lira" è un disarmante, inaspettato gioiellino, con un testo scarno e geniale, sincero, costruito appositamente per esaltare le peculiarità, forse anche caratteriali, dell'artista.
"Il vento" è il brano meno orecchiabile, ma risulta di grande impatto, trascinante, a tratti esplosivo, certamente progressive, e in tre minuti scaraventa la musica italiana 10 anni più avanti.
 
++     Un'avventura
+++   29 settembre
+       La mia canzone per Maria
++     Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto
+       Uno in più
++++ Non è Francesca
++     Balla Linda
++     Per una lira
+       Prigioniero nel mondo
+++   Io vivrò (senza te)
+++   Nel cuore nell'anima
+++   Il vento

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